CLAFOUTIS ALLE CILIEGIE

La stagione è proprio quella giusta: le ciliegie in questo periodo sono deliziose. Oggi, al mercato, ho trovato dei duroni bellissimi: grandi, dolci e succosi; ne ho comprati, neanche a dirlo, una quantità industriale…”Tanto qualcosa m’inventerò”, ho pensato.Ho deciso allora di preparare un clafoutis: un dolcetto nato in Francia, delizioso e dalla consistenza quasi cremosa.Si tratta di una ricetta semplicissima che in questo momento imperversa nel web… E allora come non offrirvi la mia versione (leggermente più “povera” di farina)?La ricetta tradizionale prevede che le ciliegie non vengano denocciolate, ma io ho preferito farlo.Non possedendo un denocciolatore l’ho fatto manualmente in questo modo: si appoggia la ciliegia nella “bocca ” di una bottiglia di vetro e si da un colpo deciso con uno stecchino di legno al centro del frutto; così facendo il nocciolo cadrà all’interno della bottiglia.Si prepara, come vi dicevo, molto velocemente ed è ottimo gustato tiepido, ma anche freddo di frigorifero. Se volete prepararlo con me seguitemi che vi mostro come fare.

Ingredienti per uno stampo con diametro 24 centimetri:

-500 grammi di ciliegie al netto degli scarti (private del nocciolo)-120 grammi di zucchero-120 grammi di farina-1 bustina di vanillina-3 uova-300 ml di latte-zucchero, cannella  e poco burro morbido per lo stampo

Cottura: 35/40 minuti in forno preriscaldato a 180°
Difficoltà: bassa
Costo: basso

Preparazione: per prima cosa denocciolare le ciliegie con il metodo descritto sopra (che è semplicissimo, basta solo prenderci la mano).
In una ciotola mescolare la farina con lo zucchero e la vanillina.In un’altra ciotola sbattere con le fruste le uova con il latte.Unire ora i due composti.Imburrare lo stampo e cospargerlo con zucchero e cannella, distribuirvi le ciliegie

 e versarvi l’impasto preparato.

Infornare in forno caldo e cuocere per il tempo stabilito.
A cottura spolverare con zucchero a velo a piacere.
Il dolcino è pronto, vi lascio mentre il suo profumo invade la mia cucina…
 Se vi piace la ricetta e volete rimanere aggiornati sulle mie ricetta anche su Facebook, cliccate qui!
@lachicchinaincucina
 A presto, Cristina.

SPAGHETTI CON PESCE SPADA E POMODORINI

Oggi prepariamo insieme gli spaghetti con pesce spada e pomodorini: un primo facile e golosissimo, con tutto il profumo del mare e che appartiene alla tradizione siciliana.Si prepara in un battibaleno: il sugo, infatti, cuoce nel tempo necessario per lessare la pasta. Questa caratteristica  fa di questo primo un vero e proprio asso nella manica, soprattutto quando c’è bisogno di portare in tavola un piatto buono ma si è di fretta.Gli ingredienti per realizzarlo sono pochi, e devono essere di ottima qualità: pesce freschissimo, pomodorini dolci, un buon vino bianco per sfumare la preparazione e le foglioline di menta del mio vasetto per profumare.Io (devo dire) abbondo un po’ con la quantità di pesce da utilizzare ma, secondo me, ne vale la pena.Allora, vi ho convinto? Se sì, mettetevi il grembiule e tutti in cucina a preparare questa semplice, elegante bontà…

Ingredienti:
-360 gr di spaghetti-350 gr di pomodorini -350 gr di pesce spada (i tranci devono essere spessi 1,5 cm)-6 cucchiai di olio d’oliva-1/2 (mezzo bicchiere) di vino bianco-sale-pepe nero-origano-foglie di menta-scorza grattuggiata di limone biologico

Cottura: 10 minuti circa
Difficoltà: bassa
Costo: medio

Preparazione: mettere sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata.Eliminare la pelle ai tranci di pesce spada e tagliarli a cubetti non troppo piccoli.Mettere l’olio in una padella, aggiungere l’aglio vestito e schiacciato con il palmo della mano e i cubetti di pesce. Salare, pepare e profumare con l’origano.Lavare e tagliare a metà i pomodorini, aggiungerli al sugo di pesce e, appena quest’ultimo diventa trasparente, sfumare con il vino bianco.
Proseguire la cottura per altri sei/sette minuti.Lessare gli spaghetti e, quando sono al dente, versarli (senza scolarli eccessivamente) direttamente nella padella del sugo.
Rigirare bene e terminare il piatto con foglioline di menta e una grattata di buccia di limone.

Il mare è nel piatto!! Buon appetito, a presto, la Chicchina

FOCACCIA DI SCAROLA

La focaccia di scarola (in realtà pizza di scarola) è un piatto dai sapori forti, tipico della cucina napoletana.Può rappresentare un antipasto ma anche un piatto unico.Per tradizione viene consumata nelle feste natalizie,prima delle grandi abbuffate di Natale e Capodanno perché considerata un piatto”di magro”.Io la faccio con la pasta sfoglia per velocizzare e,devo dire, il risultato è ottimo, tanto che ho dovuto affrettarmi a   fotografarla prima che venisse divorata dai miei figli e da mio marito.
Ingredienti:

-2 rotoli di pasta sfoglia fresca rotonda(quella del banco frigo)
-1 cespo grande di insalata scarola
-150 gr di olive nere denocciolate
-1 cucchiaio di capperi
-1 spicchio d’aglio
-4 acciughe sott’olio
-sale
-peperoncino 
-olio extravergine di oliva 
-latte

Tempo di cottura totale circa 40 minuti

Difficoltà: media

Costo:basso.

Preparazione:per prima cosa lessare la scarola in acqua bollente salata per 10 minuti;scolarla bene.In una grande padella mettere 4 cucchiai di olio e farvi imbiondire 1 spicchio d’aglio vestito;aggiungere le acciughe e mescolare fino al lore scioglimento; a questo punto aggiungere la scarola e i capperi,salare e condire con abbondante peperoncino; lasciare insaporire per 10 minuti a fiamma bassa.Prendere la pasta sfoglia e stenderla in uno stampo rotondo rivestito di carta forno, avendo cura di fare un bordino di due centimetri; riempire con il composto di scarola tiepido e ricoprire con il secondo disco di pasta sfoglia;premere bene il bordo con i rebbi di una forchetta, bucherellare la superficie e spennellarla con un composto di acqua e latte.
Infornare in forno preriscaldato a 180° per venti minuti.Si può consumare sia calda che fredda.
La nostra squisita focaccia di scarola è pronta, un abbraccio, la Chicchina

STROZZAPRETI A MODO MIO CON SUGO DI TONNO

Gli strozzapreti sono una pasta tipica della cucina romagnola e marchigiana.Sono una pasta fresca a base di farina, acqua e sale. Gli strozzapreti devono il loro nome, secondo la leggenda, alla vicenda ,secondo cui, due donne romagnole preparavano spesso questo tipo di pasta per il prete, e i mariti, anticlericali, gli auguravano  di strozzarsi! La ricetta originale prevede che l’impasto venga steso in una sfoglia da cui ritagliare delle striscioline da arrotolare con le mani. Io l’ho fatta a modo mio e ,devo dire, il risultato è stato più che soddisfacente!

Ingredienti per gli strozzapreti:
-400 gr di farina
-2 decilitri di acqua tiepida
-sale.

Ingredienti per il sugo di tonno:
-400gr di polpa di pomodoro
-2 scatolette di tonno sott’olio da 80 grammi
-3 filetti di acciuga
-15 olive nere
-1 spicchio d’aglio
-prezzemolo
-sale
-peperoncino
-origano.

Cottura: 3/4 minuti

Difficoltà: bassa

Costo: basso

Preparazione: per gli strozzapreti mettere la farina nella spianatoia e aggiungere il sale e l’acqua tiepida; impastare a lungo fino ad ottenere una pasta liscia e soda. Dare all’impasto la forma di una palla e avvolgerla nella pellicola. Farla riposare per almeno mezz’ora. Passato questo tempo prendere l’impasto e modellare la nostra pasta staccando dalla palla pezzettini  grossi come una nocciolina e arrotolarli fra le mani ottenendo  degli strozzapreti di circa 5 centimetri. Disporli in un vassoio infarinato.Per il sugo: far imbiondire l’aglio nell’olio, aggiungere le acciughe, la polpa di pomodoro, il tonno, le olive, il prezzemolo, il sale e,da ultimo il peperoncino. Lasciare andare il sugo per 10 minuti. Lessare gli strozzapreti in abbondante acqua salata per 3/4 minuti da quando vengono a galla. Condire direttamente nel tegame del sugo. Il parmigiano è facoltativo.

AGNOLOTTI CON TONNO E RICOTTA

Devo risolvere un dilemma… a mezzaluna come si devono chiamare? Agnolotti o anolini?!
Gli anolini hanno questa forma ma sono più piccoli, quindi ho deciso di chiamarli agnolotti… Che non se ne parli più!!!
Ogni tanto cedo alla tentazione e preparo la pasta fresca ripiena: il mio polso birichino non mi permetterebbe di tirare la sfoglia, ma vuoi mettere la soddisfazione?! Poi a mio marito piacciono tanto e farlo felice, per me, non ha prezzo: quindi stringo i denti, mi rimbocco le maniche e, in men che non si dica, questo primo delizioso è pronto.
Ho pensato ad un ripieno di tonno e ricotta e, devo dire, ho pensato bene.
Se volete prepararli con me seguitemi che vi mostro come li ho realizzati…

Ingredienti per 4 persone:

Per la sfoglia:

-200 gr di farina 00
-100 gr di semola
-3 uova
-1 cucchiaio di olio
-sale

Per il ripieno:

-150 gr di tonno sott’olio
-150 gr di ricotta
-2 cucchiai di parmigiano reggiano
-1 tuorlo d’uovo
-sale
-pepe nero
-poco prezzemolo

Per il sugo:

-200 gr di pomodorini ciliegia
-una decina di olive nere
-qualche foglia di basilico
-5 cucchiai di olio extravergine d’oliva
-1 spicchio d’aglio
-origano
-sale
-pepe nero

Cottura: 7/8 minuti per gli agnolotti (dipende dallo spessore della sfoglia) + 10 minuti per il sugo

Difficoltà: media

Costo: basso

Preparazione: per prima cosa prepariamo la sfoglia.
Mettere le uova in una terrina con il sale e l’olio, sbattere un pochino, aggiungere le farine gradualmente e, quindi, iniziare ad impastare e lavorare una decina di minuti, sino ad ottenere una pasta liscia e omogenea (naturalmente è importante valutare la sua consistenza, eventualmente aggiungere pochissima farina).
Formare una palla, coprire e fare riposare in luogo fresco.
Nel frattempo prepariamo il ripieno: mettere nel mixer il tonno sgocciolato, la ricotta, il tuorlo, il parmigiano, il sale, il pepe e l’origano. Frullare il tempo necessario ad amalgamare perfettamente gli ingredienti, fermare il mixer ed aggiungere qualche rametto di prezzemolo: frullare ancora un istante e la nostra farcia è pronta.

Per il sugo mettere in un tegame l’olio e l’aglio vestito e schiacciato; inserire i pomodorini tagliati a metà, salare, pepare e aggiungere le olive.
Schiacciare i pomodorini con i rebbi di una forchetta per far uscire un pochino del delizioso succo.
Da ultimo inserire le foglie di basilico e, quindi, allontanare il tegame dal fuoco.
Riprendere ora la pasta e tirarla sul piano di lavoro infarinato.

Con un coppapasta rotondo formare tanti cerchi,

mettere al centro di ognuno 1/2 cucchiaino di ripieno, bagnare i bordi dell’agnolotto con pochissima acqua per far sì che si sigillino bene e richiudere l’agnolotto a metà formando la mezzaluna.

Quando tutti gli agnolotti saranno pronti portare a bollore una pentola capace con acqua salata, gettarvi gli agnolotti, portarli a cottura, scolarli e metterli direttamente nel tegame del sugo.
A piacere spolverare con parmigiano grattugiato.

Il piatto è pronto e io sono contenta! A presto!

LA FOCACCIA PUGLIESE

La focaccia pugliese è una delle più buone focacce che io conosca: è tanto semplice nella preparazione e negli ingredienti quanto buona. Si può trovare facilmente nei supermercati e nei negozi ma fatta in casa è davvero un’altra cosa.
A casa mia va letteralmente a ruba e per quanto grande io la faccia, non riesco mai ad avanzarne un pezzettino per eventuali merende del giorno dopo.
Si può preparare con il lievito madre o quello di birra: per quella che prepariamo ora insieme ho scelto il secondo, forse più facile da reperire e che permette una lievitazione magnifica.
Vi ho fatto venire voglia di prepararla? Se sì seguitemi…

Ingredienti:

Per la base:

-500 gr di farina
-2 patate lesse (devono avere un peso totale di 2,8 hg )
-25 gr di lievito di birra fresco
-250 ml d’acqua
-1 pizzico di sale

Per farcire:

-5 cucchiai di olio d’oliva
-pomodorini a piacere (io 200 gr)
– 100 gr  di olive verdi denocciolate
-sale grosso

Cottura: 25/30 minuti in forno preriscaldato a 190°

Difficoltà: bassa

Costo: basso.

Preparazione: lessare le patate private della buccia  in acqua salata; scolarle e ridurle in purea con lo schiacciapatate.
Sciogliere il lievito in circa 250 ml d’acqua tiepida.
Fare una fontana con la farina e nell’incavo mettere la purea di patate tiepida, un pizzico di sale: impastare il tutto con il miscuglio di acqua e lievito, formare una palla, inciderla sulla parte superiore formando una croce e farla lievitare per due ore.
Passato questo tempo stendere la pasta in una teglia unta d’olio, guarnire con i pomodorini tagliati a metà facendoli penetrare nell’impasto e procedere così anche con le olive.
Cospargere con origano, un po’ di sale grosso e l’olio.

Ora coprire la teglia con la pellicola e farla lievitare ancora per mezz’ora.
Passato questo tempo infornare a 190° per 25/30 minuti (tenendo conto che il tempo di cottura dipende dalla potenza del proprio forno): la superficie deve essere dorata. L’aggiunta di olive verdi è personale… però, secondo me, ci sta proprio bene.
 Ecco pronta una bontà tipica della Puglia ma apprezzata ovunque…un abbraccio, Cristina

POLPETTE DI RICOTTA E PARMIGIANO

Le polpette di ricotta rappresentano un buon “salvacena ” quando il frigorifero è deserto, una buona alternativa alla triste pasta in bianco.Sono veloci da realizzare e servono pochi ingredienti (quelli che di solito non mancano mai nelle nostre dispense).La ricotta non si può definire “un formaggio” bensì un latticino perché viene prodotta dal siero del latte;è abbastanza leggera perché fornisce solo 174 calorie ogni 100 grammi…allora tutti in cucina a preparare le polpette.

Ingredienti:

-400 gr  di ricotta
-2 uova grandi
– 150 di parmigiano
-120 gr di farina complessivi (metà per le polpette e metà per la panure)
-1 panino raffermo
-prezzemolo
-sale,origano
-1 spicchio d’aglio (se piace)
-olio di semi di arachide per friggere.

Tempo di preparazione:10 minuti

Tempo di cottura:6/7 minuti

Difficoltà:bassa

Costo:basso.

Preparazione: mettere in forno un panino grosso fatto a pezzi fino a che è secco;frullarlo nel mixer e quando è quasi ridotto alla giusta consistenza unire un po’ di prezzemolo e 1 spicchio d’aglio (se piace) in modo che il nostro pangrattato sia leggermente verdino.Mescolare in una ciotola la ricotta,le uova,il parmigiano, metà della farina prevista nella ricetta, il sale e il pepe, fino ad ottenere un composto omogeneo (se risultasse troppo molle aggiungere un pugno di pangrattato)Formare delle polpettine dalla forma allungata :aggiungere al pangrattato 2 cucchiai di farina e impanare in questo composto le polpette premendo bene per fare aderire la deliziosa panure. Friggere in olio caldo 3/4 minuti per parte e accompagnare con patate fritte o arrosto.Poca spesa,,tanta resa. A presto, Lachicchina….

VERDURE GRATINATE

Con questa teglia di verdure gratinate farete felici tutti, anche i più piccoli. La deliziosa crosticina che si forma nella superficie di queste verdure le rende golosissime. L’unico problema è ….. che non bastano mai;  una soluzione sarebbe quella di farne due teglie per volta (la prossima volta lo faccio anch’io, visto che oggi mi sono accontentata del profumo o poco più). Si possono usare le verdure che più piacciono, avendo semplicemente l’accortezza di sbollentare per cinque minuti quelle più dure, come patate, carote e finocchi. Sono buone in tutte le stagioni, calde o fredde d’estate, oltretutto sono assolutamente dietetiche e quindi facciamole insieme.
Ingredienti:
-2 patate-3 grosse carote-2 zucchine-1 peperone giallo-1 peperone rosso-1 melanzana-1 hg di pangrattato-70 grammi di parmigiano-prezzemolo-olio d’oliva-1 spicchio d’aglio-sale-pepe

Cottura: 40 minuti in forno preriscaldato a 180°
Difficoltà: bassa
Costo: basso

Preparazione: tagliare le patate a fette di 1/2 centimetro e le carote a strisce; gettarle in acqua calda bollente e lessarle cinque minuti; scolarle. Tagliare a fette dello stesso spessore la melanzana e le zucchine, i peperoni a strisce. Mettere la carta forno in una teglia (la più grossa che avete, sennò fatevela prestare dalla zia Giuseppina!!). Disporre le verdure leggermente sovrapposte secondo il vostro gusto. 

Mescolare il pangrattato con il parmigiano, lo spicchio d’aglio tritato ed il prezzemolo. Cospargere con un filo d’olio ed “impastare” ottenendo delle bricioline. Spargere la deliziosa panure sulle verdure, irrorare con un filino d’olio (poco) 

e infornare per circa 30 minuti. Grazie della “visita” e….. a presto! Ciao

RAVIOLI RADICCHIO E ROBIOLA SU CREMA DI PATATE

A volte mi lancio e, se lo faccio, esagero.Talvolta il risultato non soddisfa le mie aspettative, ma ogni tanto vengo ripagata della mia audacia; è successo così: andando in macchina e facendo zapping tra i vari canali radio,  mi è capitato di sentire uno chef che descriveva la ricetta di ravioli (non al radicchio e robiola) su crema di patate. “Che bel titolo…” mi sono detta “…vuoi che io non ci provi?!”.Neanche arrivata a casa, mi sono messa all’opera: impasta di qui e trita di là, in relativamente poco tempo ecco i miei ravioli.Li porto a tavola e dopo un primo attimo di diffidenza sono, diciamo così, evaporati.Peccato che Natale sia passato, altrimenti sarebbe stato un primo perfetto.Però c’é Pasqua, ma chissà prima di allora quante me ne inventerò!!!Se volete vi spiego come preparare questa bontà!!
Ingredienti:

Per i ravioli:

-400 gr di farina
-4 uova di medie dimensioni
-2 cucchiai di olio d’oliva
-sale q.b.

Per il ripieno:

-200 gr di radicchio di Chioggia
-1 cipolla media
-100 gr di robiola
-2 cucchiai di parmigiano
-sale
-noce moscata

Per la crema di patate:

-250 gr di patate
-3 cucchiai di olio d’oliva
-1 cipolla piccola
-latte q.b.
-sale
-pepe

Per condire:

-40 gr di burro
-50 gr di parmigiano

Cottura: 3/4 minuti per i ravioli, 7/8 minuti per il radicchio, 15 minuti per la crema di patate.

Difficoltà: media

Costo: basso

Preparazione: per prima cosa pensiamo alla sfoglia per i ravioli.Mettere la farina a fontana e al centro inserire le uova, il sale e l’olio: lavorare prima al centro con una forchetta e poi iniziare ad impastare.Quando avrete ottenuto una pasta liscia ed omogenea, avvolgerla nella pellicola e farla riposare almeno mezz’ora.Ora pensiamo  alla crema di patate.Scaldare l’olio in una padella, aggiungere la cipolla tritata e farla appassire: pelare e tagliare a dadini le patate, aggiungerle alla padella con la cipolla salare, pepare e cuocere per almeno dieci minuti.Quando le patate sono tiepide aggiungere tanto latte quanto basta ad ottenere una crema semi-liquida: quindi, tenerla in caldo dentro un pentolino.Per il ripieno: fare appassire la cipolla nell’olio, inserire il radicchio cui avrete spezzettato le foglie, salare, pepare e ripassare per pochi minuti, fino a che cambia colore e si “asciuga”.  Fare raffreddare.Ora mettere il radicchio, la robiola e due cucchiai di parmigiano nel mixer: frullare fino a che gli ingredienti sono ben amalgamati.A questo punto stendere la sfoglia, ritagliare dei quadrati e mettere al centro un cucchiaino scarso di ripieno e richiudere i ravioli premendo bene.

Portare a bollore una pentola con abbondante acqua salata, gettarvi i ravioli e cuocerli 3/4 minuti.Sciogliere il burro in un largo tegame e mettervi direttamente i ravioli. Condirli con il parmigiano.Componiamo ora i piatti: due/tre cucchiaiate di crema di patate, i ravioli e ancora una spolverata di parmigiano.Una delizia!!! Vi abbraccio e vi aspetto sempre qui!!

RISO GOIO 1929 DOP CON BARBABIETOLA, PORRI E MACCAGNO

Il piatto che vi presento oggi è un risotto speciale, bellissimo e particolare che, a mio parere, potrebbe ben figurare sulla tavola delle feste.
Ho scelto di realizzare questo piatto con un riso del mio territorio: Riso Goio 1929 DOP, un prodotto eccellente coltivato nella zona tra Vercelli e Biella dall’azienda della famiglia Goio.
Si tratta di un riso che tiene benissimo la cottura e che ha la capacità di rilascire amido, caratteristica che facilita la mantecatura. Questi requisiti fanno sì che Riso Goio sia particolarmente apprezzato dagli chef e dagli intenditori.
La cura e la determinazione di tre generazioni della famiglia Goio hanno permesso di ottenere un prodotto praticamente privo di difetti di lavorazione. Cliccando sul link in alto potrete ottenere tutte le informazioni relative alla splendida storia di questa azienda/famiglia.
Ora passiamo alla ricetta, seguitemi in cucina che vi racconto come realizzarla….

Ingredienti per 4 persone:

-380 gr di Riso Goio DOP
-150 gr di barbabietola cotta al forno
-2 porri di medie dimensioni
-200 gr di Maccagno giovane
-40 gr di parmigiano
-40 gr di burro
-4/5 cucchiai di olio d’oliva
-sale
-pepe
-brodo vegetale q.b.

Cottura: 5 minuti per i porri + 14 minuti per il risotto

Difficoltà: bassa

Costo: medio

Preparazione: per prima cosa pulire ed affettare finemente i porri, scaldare in un tegame l’olio e farli stufare per il tempo indicato. Tenerne da parte 1/3 che serviranno a guarnire i piatti.Aggiungere il riso ai porri e farlo insaporire mescolando sino a che diventa trasparente: salare, pepare ed iniziare la cottura versando, poco a poco, il brodo vegetale caldo, avendo cura di aggiungerlo solo quando il quantitativo precedente è stato completamente assorbito.Nel frattempo sbucciare la barbabietola, affettarla e frullarla con due/tre cucchiai di brodo.Quando il riso è quasi cotto versare il composto di barbabietola e mescolare affinchè si distribuisca uniformemente.Inserire quindi il Maccagno a pezzi e quando è completamente sciolto mantecare il risotto con il burro ed il parmigiano.Coprire il tegame e lasciare riposare qualche minuto.Prima di servire guarnire i piatti con un pizzico dei porri cotti in precedenza.Il piatto è pronto, grazie di essere passati. Io vi aspetto sempre qui, nella mia cucina!

Condividi