RISOTTO ALLO ZAFFERANO CON CREMA DI RUCOLA

Da buona piemontese (di adozione) adoro il risotto.Lo trovo un piatto molto versatile: infatti, mi piace prepararlo anche con ingredienti inconsueti. Uno dei risotti che preferisco è quello con le pesche, che vi consiglio assolutamente di provare.Quello che vi voglio proporre oggi è un classico risotto allo zafferano con l’aggiunta  di una crema di rucola che gli conferisce un sapore particolarmente accattivante; è molto semplice da preparare ed anche per le più inesperte sarà un gioco da ragazzi realizzarlo.Poi, diciamolo: quei piccoli pois di crema verde oltre che buonissimi, sono anche scenografici … visto che anche l’occhio vuole la sua parte.Seguitemi che vi “racconto ” questo semplice risottino….
Ingredienti per 4 persone:

Per il risotto:

-320 gr di riso Carnaroli
-1/2 cipolla
-1 bustina di zafferano
-4 cucchiai di olio d’oliva
-40 gr di burro
-70 gr di parmigiano grattugiato
-1/2 bicchiere di vino bianco secco
-brodo vegetale q.b.

Per la crema di rucola: 

-50 gr di rucola
-50 ml di olio d’oliva
-1 pizzico di sale

Cottura: 17 minuti

Difficoltà: bassa

Costo: basso

Preparazione: per prima cosa frullare la rucola con l’olio e il sale (si deve ottenere una crema perfettamente omogenea) e tenere da parte.
In una pentola mettere l’olio e la cipolla tritata: farla dunque appassire a fuoco dolce.
Aggiungere il riso e tostarlo sino a che diventa trasparente: bagnare quindi con il vino e farlo sfumare.
Cuocere il risotto aggiungendo via via il brodo vegetale caldo al bisogno.
Cinque minuti prima del termine della cottura inserire il parmigiano, mescolare e spegnere il fuoco. Aggiungere quindi il burro e coprire la pentola per fare riposare il risotto due o tre minuti.
Impiattare e, ad ogni piatto, aggiungere la crema di rucola con una piccola siringa o, se non l’avete, con un cucchiaino.

Bello e buonissimo, vedrete!!! Un abbraccio, Cristina!

CHARLOTTE AL CIOCCOLATO E PROFUMO D’ARANCIA

A questa charlotte non resisto: contiene un mix di sapori perfetto che non riesco a commentare. Bisogna assaggiarla per rendersi conto della sua bontà😋: è davvero troppo golosa.Quando la faccio, la faccio piccina: giusto quattro porzioni, altrimenti non sarei capace di limitarmi!!!!Non si tratta di un dolce esageratamente calorico: lo zucchero è poco e i grassi sono solo quelli contenuti nella panna. Questa relativa leggerezza non compromette il gusto: è profumata, dolce e il suo sapore è avvolgente. Io la vedo bene come fine pasto in un pranzo impegnativo…va giù così bene!!!!!Se volete prepararla, seguitemi in cucina e in poche mosse avrete preparato un dolce irresistibile.

Ingredienti per 4 persone (serve uno stampo con diametro 20 centimetri):

-150 gr di cioccolato fondente
-3 uova di cui utilizzeremo 3 albumi e 1 tuorlo
-savoiardi q.b.
-150 ml di panna fresca
-caffè amaro q.b.
-2 cucchiai di zucchero a velo
-2 fogli di gelatina
-la scorza grattuggiata di 1/2 arancia biologica

Per decorare:

-100 ml di panna da montare, un cucchiaino di zucchero a velo e un cucchiaino colmo di cacao

Cottura: qualche minuto per sciogliere il cioccolato a bagnomaria

Difficoltà: media

Costo: basso

Preparazione: per prima cosa sciogliere il cioccolato a bagnomaria mescolando continuamente, farlo quindi intiepidire.Separare i tuorli dagli albumi: con le fruste elettriche montare a neve questi ultimi, insieme ad un pizzico di sale.Ammollare la gelatina in acqua fredda per dieci minuti, strizzarla bene e scioglierla insieme a due cucchiai di caffè in un pentolino, su fuoco basso.Montare tutta la  panna.Aggiungere al cioccolato fuso e tiepido il tuorlo mescolando energicamente, lo zucchero a velo, la scorza d’ arancia grattugiata,  due terzi della panna montata, gli albumi e, infine, la gelatina sciolta con il caffè.Mescolare con delicatezza per amalgamare i vari ingredienti. Tagliare i savoiardi in modo che superino leggermente il bordo apribile dello stampo indicato.Passare velocemente, e solo da un lato, i savoiardi nel caffè poco zuccherato, sistemarli sul fondo (in modo da creare una base compatta) e tutto intorno la circonferenza dello stampo. Versare la crema precedentemente preparata nella cavità, livellarla, coprire con la pellicola e mettere in frigo a raffreddare per quattro ore.
Dividere a panna montata rimanente in due parti e, ad una aggiungere il cacao amaro mescolando con delicatezza per amalgamarlo perfettamente ed ottenere un colore omogeneo.Passato questo tempo, prima di staccare il bordo apribile, passare la lama di un coltello lungo la circonferenza per facilitare l’operazione.

Volendo fare una charlotte più grande, ovviamente, aumentare le dosi.Vedrete che è molto più facile di quello che sembra. Un bacione, grazie di essere passati da me.Io vi aspetto sempre qui!!!!

INSALATA FRESCA D’ INVERNO

INSALATA FRESCA D’ INVERNO

Oggi ho preparato un’insalata particolare, fresca e golosa con pere, noci, grana, rucola e una glassa di aceto balsamico per dare un tocco in più…
Devo dire che in famiglia è stata molto apprezzata, tanto da chiedermi di replicarla quanto prima.
Le quantità degli ingredienti sono solamente indicative, variano a seconda del gusto personale, è l’abbinamento dei sapori a fare la differenza: è ottima come antipasto ma può costituire anche un piatto unico, leggero e saporito (anche in vista del miliardo di calorie che introdurremo nelle prossime feste.).Vi consiglio di provarla, naturalmente è importante che gli ingredienti siano di ottima qualità, questa è caratteristica fondamentale.Se vi fidate seguitemi in cucina che vi mostro come realizzare questa sfiziosissima insalata…

Ingredienti:

-2 pere Abate mature e succose
-rucola q.b.
-70/80 grammi di gherigli di noci
-100 gr di grana
-foglie di menta q.b.
-sale
-pepe nero
-glassa di aceto balsamico q.b.
-olio
-succo di limone

Cottura: /

Difficoltà: bassa

Costo: basso

Preparazione: lavare molto bene la rucola, asciugarla nella centrifuga e spezzettare in modo grossolano i gherigli di noce.Sbucciare, eliminare torsolo e semi e tagliare a fettine le pere. Preparare le scaglie di grana con l’apposito attrezzo o, se non lo si possiede, anche con un pelapatate (😊).Disporre nel piatto la rucola e condirla con sale, pepe nero, succo di limone e olio d’oliva.Aggiungere quindi i gherigli di noce, le scaglie di grana e alcune foglioline di menta: una spolverata di sale e pepe e ulteriore giro di olio e succo di limone. Terminare il piatto con la glassa di aceto balsamico. Un consiglio della Chicchina? Preparare l’insalata con un po’ di anticipo, in modo che i sapori si fondano… Ora vi saluto, un abbraccio e grazie a chi è passato di qui! 

CROSTATA DI MELE E CONFETTURA

Questa crostata è uno di quei dolci con cui non si sbaglia mai: piace a tutti ed è morbida, dolce e profumatissima.
La preparo spesso e la trovo adatta a tanti momenti: per una colazione deliziosa, una merenda nutriente e leggera o per un goloso dopo pasto.
Prepararla non è assolutamente difficile: una veloce base di frolla, confettura, mandorle e una marea di dolcissime fette di mela. Se volete prepararle con me seguitemi in cucina….

Ingredienti:

-300 gr di farina
-120 gr di zucchero + 2 cucchiai per cospargere la superficie del dolce
-150 gr di burro morbido per l’impasto, 30 gr per “infiocchettare” la superficie del dolce + Quello per lo stampo
-1 uovo
-1 cucchiaino di lievito
-la scorza grattuggiata di 1/2 limone
-1 pizzico di sale
-50 grammi di mandorle tritate (o noci)
-3 cucchiai di confettura di pesche
-3 grosse mele
-cannella
-succo di limone

Cottura: 45/50 minuti in forno preriscaldato a 170°

Difficoltà: bassa

Costo; basso

Preparazione: mettere la farina in una ciotola, aggiungere lo zucchero, il sale, la scorza di limone, il lievito, il burro morbido, l’uovo ed impastare aggiungendo, se necessario, pochissima acqua fredda.Formare una palla, avvolgerla nella pellicola e metterla nel frigo per mezz’ora.Nel frattempo sbucciare le mele, dividerle in quattro parti, eliminare il torsolo ed affettarle sottilmente: spruzzarle quindi con un po’ di succo di limone.Imburrare ed infarinare una teglia con il diametro di ventisei centimetri e stendervi l’impasto precedentemente preparato, formando un bordino di due centimetri lungo la circonferenza.Spalmare la base con la confettura, distribuire le mandorle tritate e disporre le fettine di mela.Spolverare con i due cucchiai di zucchero, un po’ di cannella e fiocchetti di burro.Infornare la crostata in forno preriscaldato a 170°.Terminata la cottura lasciare intiepidire il dolce, sformarlo e cospargerlo con lo zucchero a velo.Buonissima e bellissima…un bacione e a presto!

SBRICIOLATA AL RADICCHIO, ASIAGO E PROSCIUTTO

Le sbriciolate sono torte sia dolci che salate, facili e veloci da realizzare: oggi vediamo come prepararla al radicchio con l’aggiunta di Asiago e prosciutto. Ovviamente si possono utilizzare altre farce, ma il radicchio di Chioggia a casa piace molto e poi ora è di stagione!!Questa torta salata è buonissima sia calda che fredda, a fettine piccine se servita  come antipasto, ma può rappresentare anche un goloso piatto unico. Sarà buonissima consumata il giorno dopo la sua preparazione, ma è così sfiziosa che sarà difficile non consumarla appena preparata… Sono certa che vi piacerà.. Andiamo a prepararla??

Ingredienti:

Per l’impasto:

-400 gr di farina 00
-1 bustina di lievito istantaneo per torte salate
-sale
-pepe
-1uovo + 1 tuorlo
-50 grammi di parmigiano
-70 ml di olio d’oliva
-50 ml di acqua

Per farcire:

-400 gr di radicchio di Chioggia
-1 cipolla piccola
-3 cucchiai di olio d’oliva
-1 cucchiaio d’aceto
-100 gr di Asiago
-100 gr di prosciutto cotto

Cottura: 10 minuti per ripassare il radicchio + 30 minuti per la sbriciolata

Difficoltà: media

Costo: basso

Preparazione: per prima cosa lavare il radicchio, asciugarlo nella centrifuga e sminuzzarlo con l’aiuto delle forbici da cucina.Mettere in un tegame l’olio e la cipolla tritata, farla soffriggere dolcemente: aggiungere il radicchio, salare, pepare ed inserire il cucchiaio d’aceto. Cuocere la verdura  per dieci minuti e farla raffreddare.Mettere in una ciotola la farina setacciata insieme al lievito, il parmigiano grattugiato, l’uovo e il tuorlo, il sale e il pepe.Aggiungere quindi l’olio e l’acqua

 lavorare brevemente con una forchetta: continuare ad impastare con le mani sino ad ottenere delle briciole.

Rivestire uno stampo con diametro di ventisei centimetri con carta forno bagnata e strizzata, creare la base con uno strato di briciole (bisogna utilizzare metà del quantitativo preparato) e compattare premendo con le mani.

Strizzare bene il radicchio ripassato per eliminare tutto il liquido che si è formato in cottura, distribuirlo sulla base e disporre poi le fette di prosciutto e l’asiago a fettine sottili.

 Terminare con l’impasto rimanente, avendo cura di coprire completamente la farcia.

Infornare la sbriciolata a 180° per il tempo stabilito (la superficie deve essere leggermente dorata), sfornare e… buon appetito! Ricordatevi che potete sostituire il radicchio con la vostra verdura preferita… Vi assicuro, però, che questa versione è davvero golosissima. Un abbraccio, la Chicchina.

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TORTA DI NOCI

Eccomi da voi con la ricetta di una torta che io adoro.
La torta di noci è infatti una delle mie preferite: il suo è un gusto ricco e inconfondibile, tipico di questo frutto prezioso tanto amato nella mia regione (il Piemonte) e non solo.
L’ho appena sfornata ed il profumo che c’è nella mia cucina è meraviglioso.
Si può mangiare tiepida o fredda, magari con un ricciolo di panna vicino e/o una pallina di gelato.
A me piace gustarla in purezza, in religioso silenzio… Tutte le volte che la mangio mi dico “stavolta sono stata proprio brava”.
Vedrete che con poche mosse preparerete questa delizia e non potrete darmi torto… Dai che la facciamo insieme.

Ingredienti:

-150 gr  di farina-150 gr di burro morbidissimo-150 gr di zucchero-200 gr di gherigli di noci-4 uova a temperatura ambiente-la buccia grattuggiata di 1/2 limone-1 bustina di lievito-1 pizzico di cannella-1 pizzico di sale-1 cucchiaio di rum- zucchero a velo.

Cottura: 45 minuti in forno preriscaldato a 175°

Difficoltà: media

Costo: basso

Preparazione. Per la riuscita perfetta di questa torta è necessario seguire alla lettera poche, ma necessarie regole: il burro deve essere morbidissimo (cioè fuori dal frigo almeno da un’ora), bisogna avere pazienza e amalgamare con cura i vari ingredienti.
Per prima cosa lavorare molto bene il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. Separare i tuorli dagli albumi: unire i tuorli uno alla volta all’impasto di burro e zucchero, avendo cura di amalgamare il successivo solo quando il precedente è completamente amalgamato.
Unire poi la farina setacciata con il lievito, i gherigli di noce tritati, la cannella, la buccia di limone e il rum.
A questo punto il composto vi sembrerà un po’ troppo consistente ma… Niente paura, fidatevi della Chicchina!!
Montare gli albumi a neve ben ferma ed aggiungerli al nostro preparato con delicatezza… Otterrete così una bella pasta morbida.
Imburrare ed infarinare uno stampo a cerniera da ventiquattro centimetri.
Infornare il dolce in forno caldo e far cuocere per 45 minuti.
Passato questo tempo spegnere il forno, attendere qualche minuto, sformare il nostro capolavoro e spolverarlo con lo zucchero a velo… MERAVIGLIA. Ciao, baci!

BRASATO AL BAROLO

Questo è un piatto della più schietta tradizione piemontese. Lo preparo nelle occasioni speciali, non perché sia una ricetta troppo laboriosa, semplicemente perché la cottura è un po’ lunga (quattro ore);  quindi,lo cucino volentieri in inverno, nella stufa a legna: la carne cuoce dolcemente e il risultato è sublime.
Ovviamente, il requisito più importante per la riuscita di questo piatto è la qualità del Barolo utilizzato: io ho scelto una bottiglia di Barolo della Tenuta Cucco, un vino di qualità decisamente superiore che mi ha permesso di ottenere un risultato strepitoso.
Il vino Barolo è strutturato, corposo e si ottiene da uve Nebbiolo.
L’ideale è fare marinare la carne per una notte intera: la marinata è composta dal prezioso Barolo,  dalle verdure ed dalle erbe aromatiche

Ingredienti:

-1 kg di carne di bue (scamone o cappello del prete), preferibilmente venato di grasso
-1 bottiglia di Barolo della Tenuta Cucco
-2 cipolle
-2 grosse carote
-1 costa di sedano
-1 spicchio di aglio
-3 foglie di salvia
-1 rametto di rosmarino
-2 foglie di alloro
– noce moscata q.b.
-3 bacche di ginepro
-1 chiodo di garofano
-pepe in grani
-sale
-olio e burro
-eventualmente lardo o pancetta per steccare la carne qualora fosse troppo magra

Difficoltà: media

Cottura: 4 ore

Costo: medio-alto

Preparazione: per prima cosa preparare la marinata con le verdure tagliate in grossi pezzi (cipolle, carote e sedano), le erbe aromatiche (salvia, rosmarino e alloro), l’aglio, la noce moscata, il chiodo di garofano e il pepe in grani.
Mettere la carne in un grande recipiente, aggiungere la marinata, coprire con la pellicola e mettere in frigorifero per un’ intera notte.

Passato questo tempo prelevare la carne, sgocciolarla dalla marinata, eventualmente legarla con dello spago perchè mantenga la forma e, quindi, asciugarla.
Se la carne è troppo magra lardarellarla inserendo pezzetti di lardo o pancetta nel senso del muscolo.
Scaldare una padella con olio e burro, aggiungere la carne, salarla e rosolarla da tutte le parti: in questo modo si “sigilla” e non fuoriescono i succhi.
Quando la carne è rosolata aggiungere la marinata e cuocere a fuoco basso per quattro ore.
Mezz’ora prima del termine della cottura prelevare la marinata, eliminare l’alloro e il rosmarino e frullarla ottenendo una salsa cremosa (è possibile addensarla ulteriormente aggiungendo un cucchiaio scarso di fecola sciolto in poca acqua calda).
Eliminare dalla carne lo spago, farla intiepidire, tagliarla a fette spesse un centimetro e disporle in un largo tegame: irrorare dunque con la salsa e aggiustare eventualmente di sale.
Portare a cottura.
Questo piatto, che è un vanto della cucina italiana, è perfetto se accompagnato da polenta o purè di patate.

Il brasato è pronto, caldo, profumato e fumante. Grazie di essere stati con me

IL NADALIN

Il nadalin è un dolce di origini veronesi. Veniva preparato già anticamente e viene considerato l’antenato del pandoro.Si tratta di una ricetta semplicissima e alla portata di tutti, che davvero ricorda vagamente il sapore del tanto amato CUGINO…non pensate però ad un dolce soffice soffice: la consistenza del nadalin è del tutto diversa.Quest’anno, per Natale, avevo pensato di lanciarmi nella preparazione di un grande lievitato, ma siccome richiede tante operazioni che vanno eseguite ad orario, per ora passo e ammiro il mio nadalin che ha un bell’aspetto e un buonissimo sapore.La lievitazione è abbastanza lunga (quattro ore), ma in questo tempo si possono fare un sacco di cose: tipo andare a pesca, andare a fare la spesa o chiacchierare amabilmente con la vicina!!!!Seguitemi in cucina che lo prepariamo insieme….

Ingredienti:

-500 gr di farina
-180 gr di zucchero
-180 gr di burro morbido
-4 uova
-1 fialetta di aroma di anice
-40 gr di lievito di birra fresco
-50 ml di acqua tiepida
-1 pizzico di sale
-50 gr di mandorle (io le ho preferite ai pinoli, previsti dalla ricetta originale)
-zucchero a velo

Cottura: 45/50 minuti in forno preriscaldato a 160°

Difficoltà: bassa

Costo: basso

Preparazione: mettere la farina  sulla spianatoia, fare la fontana, ed inserire nel centro il burro morbido a pezzi, lo zucchero, il sale, l’aroma di anice, le uova.Sciogliere il lievito di birra  nell’acqua tiepida ed aggiungerlo agli ingredienti prima assemblati.Impastare molto bene, fino ad ottenere un composto liscio e morbido (se risultasse un po’ sodo, aggiungete tre o quattro cucchiai di latte) formare quindi una palla e farla lievitare per quattro ore in una ciotola coperta (l’impasto dovrà raddoppiare il proprio volume).Trascorso questo tempo, imburrare ed infarinare uno stampo da ventidue centimetri con il bordo apribile.Mettere l’impasto nello stampo, livellarlo e distribuire sulla superficie le mandorle.Infornare il nadalin in forno già caldo per il tempo previsto.Lasciare ancora il dolce in forno per cinque minuti con lo sportello aperto: quindi sfornarlo, sformarlo e spolverarlo con lo zucchero a velo. Un bacione, io vi aspetto sempre qui!!!P.S. lo stampo da usare sarebbe quello a stella ma non ce l’ho!!

FUSILLI CON PISELLI, PANNA E PROSCIUTTO

Ecco una pasta semplice, ricca e cremosa: i fusilli con piselli, panna, e prosciutto; molto semplice da preparare e golosissima, è anche bella da vedere: con i suoi colori delicati ha, secondo me, un che di primaverile.Io la preparo con i piselli freschi, ma, in alternativa si possono usare anche dei pisellini surgelati ottenendo un risultato comunque ottimo.Piace molto anche ai bambini che, così facendo, mangeranno un piatto nutriente ed appetitoso.Se volete prepare con me questa pasta classica, ma sempre attuale seguitemi in cucina…
Ingredienti per 4 persone:

-360 gr di fusilli
-200 gr di piselli freschi
-200 gr di prosciutto a cubetti
-200 ml di panna da cucina
-1/2 cipolla
-50 gr di parmigiano
-5/6 cucchiai di olio d’oliva
-sale
-pepe nero
-origano

Cottura: 25 minuti circa per il sugo+ il tempo di cottura previsto per la pasta

Difficoltà bassa

Costo: basso

Preparazione: mettere l’olio in un tegame insieme alla cipolla tritata finemente e farla stufare; aggiungere i piselli e farli cuocere per venti minuti.A questo punto aggiungere i cubetti di prosciutto, salare, pepare, profumare con l’origano e continuare la cottura per altri cinque minuti.Inserire ora la panna, mescolare e spegnere il fuoco.Far bollire in una pentola abbondante acqua salata, quando bolle versare i fusilli e cuocere per il tempo previsto.Prelevare un paio di cucchiai d’acqua di cottura della pasta ed aggiungerla al sugo.Scolare i fusilli e versarli direttamente nel tegame del sugo, mescolare per distribuire il condimento e terminare con il parmigiano che renderà ancora più gustoso il piatto.Et voilà, la pasta è pronta, il tempo di salutarvi e me la pappo!!! Baci!!

TORTA CAPRESE

TORTA CAPRESE

La torta caprese è un dolce tipico della cucina napoletana e, particolarmente dell’isola di Capri:si tratta di una torta meravigliosa: priva di farina, a base di mandorle, cioccolato burro e zucchero…eccezionale nella sua semplicità.Si usa prepararla spesso, ma è un dolce che arricchisce la tavola di Natale per tradizione.Ho pensato di preparala oggi…visto l’approssimarsi delle feste e un invito a casa dei miei suoceri…Mio suocero con aria molto seria mi ha detto:” cara nuora, questa è la torta più buona che io abbia mai mangiato!.Cosa dire?! Un complimento così mi scalda il cuore e basta a fare di questa giornata una giornata meravigliosa…..Questi complimenti, però andrebbero fatti a Carmine di Fiore: il pasticcere che la inventò nel 1920;il pasticcere in questione doveva preparare una torta per tre tipi poco raccomandabili e, nella concitazione si dimenticò di aggiungere la farina alla preparazione…fu così che nacque questa bontà!!! Se mi seguite in cucina vi mostro come prepararla……

Ingredienti:

-400 gr di mandorle pelate
-250 gr di cioccolato fondente
-250 gr di burro
-250 gr di zucchero
-6 uova
-1 bicchierino di rum
-la scorza di 1/2 arancia
-1 bustina di vanillina
-1 pizzico di sale

Cottura: 45/50 minuti in forno preriscaldato a 170°

Difficoltà: bassa

Costo: medio

Preparazione:  tritare finemente le mandorle, sciogliere il cioccolato a bagno maria.Unire le mandorle tritate al cioccolato fuso e inserire la vanillina.Sciogliere il burro in un pentolino posto su fiamma dolcissima.Montare i tuorli con lo zucchero fino a che sono spumosi, usando le fruste elettriche.Montare a neve ben ferma gli albumi cui avrete aggiunto un pizzico di sale.Unire il composto di mandorle e cioccolato a quello di tuorlo e zucchero, aggiungere il liquore, il burro fuso, la scorza d’arancia grattugiata e, da ultimi gli albumi spatolando dall’alto verso il basso.Imburrare ed infarinare uno stampo a cerniera (con il bordo apribile) con diametro di ventisei centimetri.Versare l’impasto nello stampo, livellarlo ed infornare in forno preriscaldato a 170° per il tempo indicato, tenendo conto che ogni forno è una storia a sè! A cottura ultimata (da verificare facendo la prova dello stecchino che, una volta infilato nella torta deve uscire asciutto) lasciare ancora il dolce in forno con lo sportello semi- aperto.da ultimo sformare e, quando è completamente fredda cospargere di zucchero a velo.Una bontà unica, benedetta la dimenticanza di Carmine di Fiore…molte volte da uno sbaglio nasce una meraviglia…un abbraccio, Cristina!